Istruttore di Alpinismo della Scuola Graffer dal 1991, Istruttore Nazionale di Alpinismo dal 1999.
Una persona che sapeva farsi voler bene, una persona con cui era impossibile non ridere e divertirsi.
Dotato di ironia fuori dal comune al limite del disarmante, lo si può definire come un Don Quixiotte dei tempi nostri.
Arrampicatore poliedrico che amava l’esplorazione e soprattutto le placche (leggi Lungo Flash alle Placche Zebrate ed Emozioni sul Brento) e le mitiche scarpette “mitos” da cui non si separava mai.
Istruttore della Scuola di alpinismo e scialpinismo G. Graffer di Trento fin dal 1991, componente il Direttivo dal 1996 fino alla sua prematura scomparsa nel settembre del 2002. Fu il primo che vide nelle fasce rocciose sotto e sopra il Rifugio Agostini la possibilità di uno sviluppo iniziando, in previsione di un corso estivo di roccia che avrebbe diretto, il loro sviluppo con la conseguente tracciatura di alcuni itinerari.